Mi chiamo Andrea, ho 39 anni, vivo in provincia di Padova. Amo il teatro, la musica rock, suonare la batteria, giocare a tennis e adoro il cinema di Hitchcock. Odio le costrizioni, le ingiustizie e l'arroganza. Ma piango per l'emozione quando mi capita di vedere una coppia di anziani che si tengono per mano, felici! Sogno spesso ad occhi aperti, ma scrivo poche volte. Vorrei provare ad annoiare un pò tutti in questo blog...nel quale ho intenzione di parlare di un pò di tutto!

venerdì, novembre 24, 2006

Felicità



Suona la sveglia, sono le sei e mezza, ti alzi.

Incazzato, vai in bagno.

Ti guardi allo specchio: l'immagine dello scoramento.

Vai in cucina: non hai nemmeno voglia di farti un cavolo di caffè.

Già pensi all'ora di strada che ti aspetta per arrivare in ufficio.

E ti viene male...

Sette: sali in macchina...c'è coda già al primo incrocio e la macchina davanti alla tua ti ha già fatto girare le balle alla prima curva poco prima.

Coda, e poi coda, e poi ancora coda, lavori, gente che sbraita, che offende...

Otto: sei in ufficio...che gioia...sempre le stesse facce...sempre gli stessi discorsi...

Sette di sera, entri in casa, bagno, specchio: la faccia di tredici ore e mezza prima non è la stessa, è peggiorata!

Fermati...pensa: la vita, tutte queste cose...sono vivo, perdio! Le piccole cose...esci in giardino, respira!! Le piante con i fiori, il profumo della salvia, del rosmarino...tutto, tutto quanto!

Sorridi, sii felice di quello che hai...

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

suona la sveglia, sono le sei e quaranta. Con l'occhio affessurato e la bavetta da sonno, mi alzo e vado in bagno. Mi guardo allo specchio, mi mando un bacetto e mi dico "ma sì, dai, in fondo per avere 34 anni e aver dormito meno di 6 ore sei ancora un certo pezzo di gnocca". Colazione, auto, poi bici fino al lavoro, in mezzo allo smog con un lettore mp3 nelle orecchie. La musica aiuta un casino lo sport.Nel mio caso almeno.
Otto e un quarto, sei in ufficio a vendere, organizzare e soprattutto ad ascoltare le chiacchiere di quelli che hanno voglia di parlare di se'. E alla fine ti vogliono bene un po' per questo. Perchè ascolti.E sembri anche interessata. E lo sono davvero.
Torno a casa alle sette, la faccia è più stanca della partenza ma il sorriso è ancora lì, mi guardo allo specchio e penso "stasera non faccio una cippa: oggi impariamo a scrivere!".
Sai cosa rende una vita speciale? Sapere che ce l'hai perchè l'hai difesa con tutte le forze.Perchè c'è stato un momento in cui hai davvero temuto di non farcela ed hai avuto paura.Terrore.E' come se ti dicessero "per stavolta ti do' un'altra possibilità, ma la prossima...non la scampi. Regolati!". E allora tutto acquista un sapore diverso, tutto diventa speciale, ogni cosa è un evento.E vuoi più bene a chiunque. Perfino agli stronzi!Perchè contribuiscono a ricordarti che sei viva, e per questo già molto fortunata. Guarda le cose da un punto di vista diverso le volte che sei un po' giù di morale: il mio punto di vista è alto un metro e tredici centimetri...ed è quello che mi fa essere così felice di svegliarmi al mattino :-) Un bacio

venerdì, novembre 24, 2006 3:21:00 PM

 
Anonymous Anonimo ha detto...

apperò...Andrea hai dei commentatori davvero "signori" nel tuo blog...un pochino codardi magari...

venerdì, novembre 24, 2006 6:02:00 PM

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page