Mi chiamo Andrea, ho 39 anni, vivo in provincia di Padova. Amo il teatro, la musica rock, suonare la batteria, giocare a tennis e adoro il cinema di Hitchcock. Odio le costrizioni, le ingiustizie e l'arroganza. Ma piango per l'emozione quando mi capita di vedere una coppia di anziani che si tengono per mano, felici! Sogno spesso ad occhi aperti, ma scrivo poche volte. Vorrei provare ad annoiare un pò tutti in questo blog...nel quale ho intenzione di parlare di un pò di tutto!

sabato, ottobre 28, 2006

Berlin on my mind


Se avete cliccato all'interno del mio profilo avrete letto il nome di Lou Reed. Nel 1972 il nostro pubblica "Transformer" e per lui, reduce dall'avventura mediatico-musical-artistica dei Velvet Underground creati da Andy Warhol nella New York-centro-del-mondo di fine anni sessanta, arriva anche il grande successo con l'apice di "Walk on the wild side". Ma nel 1973, in controtendenza come la sua personalità imponeva, arriva il colpo di genio: esce "Berlin". Qui i suoi fan si dividono, non tutti pensano che sia un capolavoro. Io sono tra questi. L'ho ascoltato e riascoltato. E' meraviglioso, nella sua profonda tristezza e malinconia, cantato in maniera struggente dall'artista-narratore. Un concept album che racconta di una coppia di americani tossicodipendenti che si sono trasferiti a Berlino. Dove c'è un famoso muro, che simbolicamente divide le due personalità profondamente differenti dei due protagonisti. Due settimane fa la notizia: Lou Reed ha tratto uno spettacolo teatrale da questo album che esordirà in America all'inizio del 2007 e che sarà rappresentato in Italia il 28 febbraio a Roma ed il 2 marzo a Milano. Lui e il suo gruppo suoneranno le canzoni del disco dal vivo, mentre sul palco la storia di Jim e Caroline sarà recitata, canzone dopo canzone. Meraviglioso. Inutile dire dove sarò il 28 febbraio o il 2 marzo del 2007. In Berlin, by the wall....

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