Radici

Mi chiedo spesso il significato della parola "radici", intesa come posto dove una persona decide di metterle. Ho sempre guardato a questo concetto con un pò di perplessità. Quando si dice "mettere radici" cosa si intende? O meglio: è necessario? E' un "bisogno primario"? Oppure nel viaggio attraverso la vita un uomo ha bisogno di "cercare", vedere e conoscere il più possibile? Ho sempre pensato che conoscere il più possibile aiuta una persona a migliorarsi e ad affrontare la vita nei suoi molteplici aspetti con occhi diversi, più "pronti". Questo conoscere il più possibile può aiutare anche ad aprire la propria mente e permettere di poter osservare ed apprendere con più facilità. Guardare e "curare" solamente il proprio orticello, insomma, non è secondo me il modo migliore di affrontare la vita. Probabilmente le mie scelte in passato sono state anche dettate da una sorta di "paura dell'ignoto, dell'incerto". In generale scegliere la strada insicura per quella sicura non è una scelta facile. Ma quelle che all'inizio ho chiamato "radici" una persona secondo me non può metterle da giovane, quando inevitabilmente le esperienze che ha fatto sono state molto probabilmente poche. Ora mi trovo in un momento della mia vita nel quale non sento di averle messe, queste radici. E credo che non si tratti di necessità da parte mia di volerle metterle. Perchè non ne ho bisogno. Non ho bisogno di "un posto". Ho bisogno di condividere qualsiasi posto come persona, ma il mio cuore quel posto l'ha trovato, finalmente. Ho capito che -per quanto mi riguarda - le radici di una persona sono tante. Io ho trovato le radici per il cuore. Per il resto....chissà....